NEWS E APPROFONDIMENTI
Il regime di responsabilità nella cessione di azienda
L’azienda è il complesso dei beni e rapporti giuridici organizzati dall’imprenditore per l’esercizio dell’impresa in relazione all’esercizio dell’attività d’impresa (art. 2555 c.c.).
In caso di cessione del compendio produttivo l’art. 2558 c.c. prevede la regola generale per cui “se non è pattuito diversamente, l’acquirente dell’azienda subentra nei contratti stipulati per l’esercizio dell’azienda stessa che non abbiano carattere personale”, mentre il successivo art. 2560 c.c. stabilisce che “l’alienante non è liberato dai debiti inerenti all’esercizio dell’’azienda ceduta anteriori al trasferimento, se non risulta che i creditori vi hanno consentito”.
Azione di risarcimento danni ex art. 2476 comma 7, c.c. da parte del terzo o del singolo socio direttamente danneggiati dalla condotta dell’Amministratore di una s.r.l.
Azione di risarcimento danni ex art. 2476 comma 7, c.c. da parte del terzo o del singolo socio...
Locazione commerciale: l’indennità di avviamento ex art. 34 L 392/1978, aspetti sostanziali e processuali di rilievo
L’art. 34 della L. 27 luglio 1978, n. 392 prevede che nelle locazioni di immobili urbani ad uso diverso da quello abitativo, cd. locazioni commerciali, il conduttore abbia diritto a percepire un’indennità per la perdita dell’avviamento commerciale in caso di cessazione del rapporto che non sia dovuta a risoluzione per inadempimento o disdetta o recesso del conduttore o a una delle procedure previste dal regio decreto 16 marzo 1942, n. 267. Detta indennità è pari a 18 mensilità dell’ultimo canone corrisposto; per le attività alberghiere è pari a 21 mensilità.
Escussione della fideiussione negli appalti pubblici: aspetti giuridici sostanziali e processuali di rilievo
La garanzia fideiussoria prestata dall’appaltatore per l’adempimento delle obbligazioni del contratto di appalto pubblico e per il risarcimento dei danni derivanti dall’eventuale inadempimento delle obbligazioni stesse (art. 117, D.lgs 36/2023; art. 103 D.lgs 50/2016; art. 113 D.lgs 163/2006) va inquadrata, per consolidata giurisprudenza, nell’ambito del contratto autonomo di garanzia, cd. “garantievertrag”, essendo caratterizzata dalla presenza di clausole che prevedono il pagamento “a semplice richiesta scritta della stazione appaltante”, la “rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale” e l’ulteriore rinuncia alla “eccezione di cui all’articolo 1957, comma 2, del codice civile”.
Il diritto al compenso dell’Amministratore di società di capitali: presunzione di onerosità e rinuncia
Con l’accettazione dell’incarico l’Amministratore di una società di capitali acquisisce, di regola, il diritto ad essere compensato per l’attività svolta in esecuzione del ruolo affidatogli.
Il principio di onerosità dell’incarico nelle S.p.a. è espressamente previsto dagli artt. 2389 c.c. e 2364, n. 3), mentre per quanto concerne le s.r.l., in assenza di espresse disposizioni del medesimo tenore, il diritto al compenso viene ricavato dall’applicazione analogico-estensiva degli artt. 1709 e 2389 c.c..
Assegno di separazione e assegno di divorzio
Distinzione tra assegno di separazione ed assegno di divorzio, i quali hanno funzioni e presupposti tra loro differenti.
L’obbligazione del professionista, tra responsabilità contrattuale, obblighi di legge e deontologici
Con l’assunzione dell’incarico il professionista si impegna a prestare la propria opera usando la diligenza richiesta dalla natura dell’attività esercitata, dalle leggi e dalle norme deontologiche della professione.
La sussistenza dell’interesse all’aggiudicazione del terzo classificato
Con la sentenza n. 29 del 2 gennaio 2024, il Consiglio di Stato, Sez. V, ha ribadito che l’interesse all’aggiudicazione del terzo classificato in una gara di appalto pubblico, sussiste solo se risultino fondate sia le censure proposte avverso la prima classificata, che quelle spese nei confronti della seconda graduata.
La compensazione in ambito concorsuale dei rapporti attivi e passivi derivanti da contratti derivati: la clausola di close out netting
Il nuovo Codice della crisi, così come precedentemente la legge fallimentare, non contengono una norma che disciplini espressamente quali conseguenze produce la dichiarazione di fallimento/liquidazione giudiziale sui contratti derivati.
La coabitazione nella casa familiare dopo la separazione determina interruzione della stessa e conseguente impossibilità di richiedere il divorzio?
La prosecuzione o la ripresa della coabitazione dopo la separazione non costituiscono riconciliazione se non è stato ricostituito il complesso dei rapporti alla base del vincolo matrimoniale

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